Esercizi di psicanalisi by Elvio Fachinelli

Esercizi di psicanalisi by Elvio Fachinelli

autore:Elvio Fachinelli
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2022-06-01T11:17:19+00:00


13.

Annullamento ossessivo

Prima de La freccia ferma, che uscì nell’ottobre 1979, Fachinelli aveva illustrato il caso clinico dell’“uomo che annullava il tempo” in un seminario organizzato dall’Associazione di psicologia critica a Milano nel maggio 1978, poi uscito in A. Sabbadini (a cura di), Il tempo in psicoanalisi, Feltrinelli, Milano 1979. La relazione, stesa nell’aprile 1978, sarà ripresa ne La freccia ferma con esclusione di queste “Considerazioni conclusive”, che riassumono il tutto in una prospettiva clinica.

Nelle carte inedite si trovano parecchi appunti riguardanti le sedute.

marzo 1975 Ossessioni centrate sul peccato mortale. Peccato mortale non è tanto, per esempio, andare con una donna, ma fermarsi in un certo particolare… Indico uno strato omosessuale: nega, rifiuta energicamente. / 9.4 Proibito dire mezzo (dice … giorno e un quarto) come anche dire metà  divinità…, media – un quarto – quadro – quadrato. / 23.10 Sollecitandolo a “dire tutto”, tre le cose aberranti: il mio sedere, un ferro rovente nel sedere (come ha letto in un libro russo di Solženicyn),71 il sedere di suo padre. / 24.10 Non potrebbe dire angelo (il David di … Firenze, non di Michelangelo) per il collegamento con Dio. Fa notare la stranezza di non andare con una prostituta, se si chiama Angela: come un doppio peccato mortale. NB simpatia per me, che accetto le “aberrazioni” che mi rivolge. Inoltre, e soprattutto: dice ciò che dice riferendone sostanzialmente la responsabilità a me. / 29.10 Proibito dire inizio … fine, perché contrario di infinito (Dio); così come tutto, sempre, globale… Sedere del padre  inculare il padre  il letto qui, io che forse mi ci sono messo prima che lui arrivasse. Dico: inculare me. “Non l’ho pensato!” [Interpretazione prematura.] // 28.1.1976 Tende a “cerimonializzare” tutto, compresa l’analisi. Prima di cominciare a parlare, una formula: “Adesso devo dire quello che mi viene in mente, perché è necessario” eccetera. Se manca a un rituale, teme la “grande ansia”, cioè diventare matto, non riuscire ad avere neppure quel poco che ora ha. Mesi fa, lasciò che il meccanico avvitasse in un certo modo delle viti alla portiera della macchina, per una ventina di giorni si sforzò di non pensare al “peccato mortale” così forse commesso. Poi, dovendo andare in montagna, all’idea che forse sarebbe rimasto bloccato in qualche posto per via di quell’azione lasciata ferma, si decise all’“annullamento” retrogrado, rifece la strada con lo stesso vestito, pretese che le viti fossero tolte eccetera. / 4.5 Pone la questione: è quasi vecchio, gli conviene affrontare i problemi (della sua realizzazione eccetera) o stare nel Sistema? In questo modo, non ne uscirebbe? Gli confermo che, se si limita a stare nei confini dei “benefici secondari” del Sistema, ovviamente non ne uscirà. / 19.5 Periodo di ragionamenti “antisistema”. Se sapessi di morire tra un anno, uscirei subito dal Sistema, tanto la “grande ansia” non durerebbe a lungo… Invece devo io affrontare le situazioni di possibile grande ansia – come quella volta che andai con grande paura a dare uno schiaffo al mio nemico, e la grande paura passò.



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